venerdì 22 luglio 2016

L’esperienza di Rachele Abrusci fra Pechino e Xi’an


Rachele Abrusci, dopo aver conseguito la Laurea in Economia Aziendale, nel settembre del 2014 decide di trasferirsi in Cina con la finalità di studiare il cinese mandarino presso l’Università di Lingue e Culture di Pechino, rinomato istituto conosciuto in tutto il mondo per l’insegnamento della lingua agli studenti stranieri. Rachele Abrusci si stabilisce nel quartiere Haidian, più precisamente a Wudaokou, zona caratterizzata dalla presenza di diverse università e quindi molto popolare fra gli studenti cinesi e stranieri. Vivendo nella periferia di Pechino ha modo di sperimentare la cultura della capitale sotto tutti i suoi aspetti: affrontando un cambiamento radicale delle proprie abitudini, si adatta alla mancanza di cibo occidentale, vivendo in abitazioni molto diverse da quelle a cui era abituata. Nel corso del primo anno di permanenza in Cina, Rachele Abrusci si concentra quasi esclusivamente sull’apprendimento dell’idioma, tralasciando momentaneamente il percorso professionale. Durante questo periodo ha modo di visitare ed imparare a conoscere Pechino, appassionandosi in particolar modo agli hutong, i tipici vicoli formati da file di siheyuan (tradizionali abitazioni a corte cinesi), dove trascorre molto del suo tempo libero. Oltre a visitare in lungo e in largo la capitale, Rachele Abrusci decide di visitare Xi’an, capoluogo della provincia dello Shaanxi, nonché una delle quattro capitali antiche della Cina. In questa città, pregna di cultura, ha modo di entrare in contatto con la popolazione locale, caratterizzata da una vasta comunità musulmana, i cosiddetti hui. La principale meta turistica di Xi’an è sicuramente l’esercito di terracotta: scoperto casualmente nel 1974, rappresenta il corredo funebre dell’imperatore cinese Qin Shi Huang. Altri luoghi di interesse visitati da Rachele Abrusci sono la Pagoda della Piccola Oca Selvatica, la Pagoda della Grande Oca Selvatica e le Tombe del periodo Tang.